Caratteristica “storica” di Zaghini, oltre al mangiare tradizionale è, salvo richiesta il menù raccontato.
Quello che c’è oggi ve lo raccontiamo, la sequenza logica è solo quella del primo-secondo-dolce (come sempre molti contorni e non mancano gli antipasti di accompagnamento alla piadina con salume e squacquerone). Nessun “menu degustazione”
Il mangiare è nei “primi” una sintesi di Romagna, i cappelletti sono con il parmigiano, i passatelli “Come Dio Comanda”; la pasta e fagioli ha i regolari maltagliati, gli strozzapreti con il ragù di salsiccia e…la tagliatella.
Nei secondi campeggia l’involtino, il pollo allo spiedo e in generale gli animali da cortile (agnello compreso) anche in intingoli… come il pollo alla cacciatora e il coniglio alla romagnola.
E i dolci sono fatti in casa.
Il Venerdì pesce come usava una volta.
Le tagliatelle
400 g di farina
4 uova fresche
un pizzico di sale
Disponi la farina a fontana e impastare il tutto, lasciare riposare dentro un pellicola trasparente almeno un'ora, stendere con il mattarello (spessore 6 decimi di millimetro) e tagliare larghe 5-6 mm. Lasciarle asciugare su vassoio infarinato.
Cuocerle in abbondante acqua salata alcuni minuti, quando vengono a galla sono cotte.